
Quest’estate il mio fidanzato ed io abbiamo deciso di dedicare alcuni giorni delle nostre vacanze alla Sicilia (partendo dalla Calabria), e mai nessuna scelta è stata migliore! Giorni e budget a disposizione erano pochi, quindi se state cercando un mini-tour della Sicilia a costi contenuti, questo è il post che fa per voi e non ne resterete affatto pentiti! In soli 5 giorni abbiamo visitato 9 spiagge diverse e assaggiato le principali specialità siciliane! Cosa aspettate??? Continuate a leggere!!!
Cose da sapere: premunitevi di scarpette da scoglio, saranno fondamentali!
1′ giorno: Cefalù
Siamo partiti alle 6:30 del mattino per essere a Villa San Giovanni (RC) in 2 ore e poterci imbarcare per Messina. Abbiamo prenotato i biglietti del traghetto on line al costo ridotto di 37 € a tratta (anziché 39) per 2 persone e imbarco auto sul sito Caronte & Tourist. Fate attenzione agli orari, sono precisissimi, ma niente paura: le corse sono frequentissime, ogni 20 minuti circa. Per abbreviare il percorso, abbiamo fatto tappa a Cefalù e si è rivelata un’ottima scelta! Abbiamo trascorso la prima notte in tenda, in un camping straordinario , il Camping San Filippo, abbiamo posizionato la nostra tenda su un terrazzamento vista mare e la vista era davvero impagabile! Il mare è d’incanto, ma Cefalù saprà sorprendervi anche per una piacevole passeggiata serale: il centro del paesino, infatti, regala vicoli e scorci d’altri tempi, oltre ad una cucina tipica che vi delizierà! Il vecchio lavatoio del paese, con un ruscello che passa tra le mura degli edifici, ed il Duomo non possono mancare al vostro giro! Per la cena consiglio Il vecchio e il mare (da raggiungere a piedi passeggiando per il centro) e ovviamente non dimenticate di fare una bella scorpacciata di cannoli, magari in una delle pasticcerie in centro, con vista Duomo!
2′ giorno: San Vito lo Capo
Dopo colazione e bagno nelle acque di Cefalù, abbiamo proseguito per 2 ore di auto verso San Vito lo Capo. Abbiamo scelto un hotel a Castelluzzo (una frazione a 10 minuti di auto da San Vito) per il buon rapporto qualità/prezzo e per la posizione strategica per visitare i posti più belli della provincia trapanese. A proposito: vi linko l’hotel Al ritrovo, dove potrete anche fermarvi a cenare, il ristorante interno non è niente male! Per il primo pomeriggio abbiamo optato per una baia in zona Macari (non dimenticate di affacciarvi dal belvedere!), la Baia di Santa Margherita che regala tramonti da film e una surrealistica atmosfera da Canyon americano! C’è molto spazio per parcheggiare e un trenino su gomme che porta da una baia all’altra. Altra baia consigliata è quella del Bue marino, bella bella, ma fate attenzione alle meduse!
3′ giorno: Isola di Favignana
Il terzo giorno è stato senza dubbio quello più sensazionale! L’isola di Favignana regala paesaggi e scenari mozzafiato, colori vividi, profumi di terre lontane e vale la pena spenderci almeno un giorno. Da Castelluzzo abbiamo raggiunto il porto di Trapani e da lì le opzioni sono 2: imbarcarsi su un aliscafo oppure su un traghetto. Sconsiglio di portare con sé l’auto perché l’isola è pianeggiante e la si gira bene in bici o motorino, senza considerare che alcune spiagge non sono neppure raggiungibili in macchina. L’aliscafo è più frequente e più rapido, la corsa è di circa 40 minuti e vi converrà comprare i ticket on line con un certo anticipo su http://siremar.it/ oppure acquistarli al porto di Trapani; il traghetto vi permetterà di imbarcare anche l’auto, ma è più lento (circa un’ora e trenta) e meno frequente, i costi sono simili. Arrivati al porto di Favignana, troverete diversi posti in cui noleggiare bici (al costo di circa 25/30 € per due bici) e motorini e da lì non vi resta che esplorare! I paesaggi sono per lo più brulli, la vegetazione è costituita da pini marini, fichi d’india e aloe e vi imbatterete in distese di erba secca, stradine interne sterrate, scogliere a picco sul mare! In un giorno siamo riusciti a visitare 5 cale e a prendere una bella insolazione! Mi raccomando non dimenticate di portare con voi le scarpette da scoglio, durante questo viaggio sono state la nostra salvezza! Di seguito la mia lista personale:
- Cala azzurra: la più bella in assoluto! Il tripudio di colori a cui si assiste appena si arriva non ha eguali! Dimenticate la sabbia sottile e armatevi di scarpette da scoglio perché dovrete inerpicarvi su per gli scogli… non è comodo, lo so, ma ne vale la pena!
- Cala rossa: la più selvaggia tra tutte, scogliere a picco sul mare! Nei giorni di vento è impossibile fare il bagno, ma anche solo uno sguardo panoramico dall’alto è da dare!
- Cala del Bue Marino: sul percorso che da Cala Azzurra risale l’isola verso Nord per raggiungere Cala Rossa, si trova questa baia molto simile a Cala Rossa: rocce e mare blu! Consiglio di passarci, il percorso da fare non ve ne farà pentire!
- Lido Burrone e Calamoni: Lido Burrone è la spiaggia più attrezzata tra tutte e, a pochi metri di distanza, troverete Calamoni, una spiaggetta piccola e non attrezzata, ma anche più tranquilla!
4′ giorno: Riserva dello Zingaro
Eravamo lì lì per andarcene, quando si è liberato un posto in cui parcheggiare… era un chiaro segno che, nonostante i 40 gradi all’ombra, non potevamo rinunciare alla riserva, a costo di prendere una multa! E sì, perché lo spazio per parcheggiare è pochissimo e per lo più in divieto di sosta. L’alternativa è, qualche km prima della riserva, un parcheggio a pagamento con servizio navetta. La riserva si estende per 7 km di costa e conta 6 calette disseminate lungo il percorso. Noi ci siamo fermati alla seconda, Cala dell’Uzzo, (a 2 k dalla partenza) dove abbiamo trovato un angolino tra gli scogli. Il costo di ingresso è di 5 € a persona ed il percorso è fatto di sentierini sterrati, incastonati tra una parete montuosa e ricca di vegetazione e la distesa di mare, e vale la pena percorrerlo.
Cose da portare: vi consiglio di portare con voi acqua, cibo al sacco e scarpe da scogli.
Cose da sapere: c’è poco spazio per parcheggiare, di cui una parte in divieto di sosta e soggetta a multa, ma pochi km prima della Riserva troverete un parcheggio con servizio navetta.
Cosa mangiare?
Bhè, non avrete che l’imbarazzo della scelta! Dai classici cannoli, alla granita con brioche, i pasticcini di pasta di mandorle e poi la tagliata di tonno con pistacchio e le busiate (pasta tipica della zona). Vi linko la ricetta delle Busiate alla trapanese https://www.ilcuoreinpentola.it/ricette/busiate-alla-trapanese/ e vi segnalo il laboratorio di pasticceria di Giuseppe Giacobbe, in Viale Europa, 124 a Messina, sulla strada che va verso il porto, dove sarà d’obbligo fermarsi per una pausa-cannolo!
Buon viaggio e buon appetito!!!